PERSONAL THOUGHTS

Trasformare la vita in una professione

L’interesse per il fotogiornalismo è nato dalla necessità di trasformare il mio stile di vita in una professione. Mi sono reso conto che il mio stile di vita e i miei interessi possono essere in gran parte indentificati nel fotogiornalismo e la fotografia di guerra. In un certo senso senza accorgermene lo stavo diventando a mia insaputa.

La necessità di viverlo di persona

La necessità di vivere la storia di persona, presente e passata,

 

 

 

 

 

 

 

C’è un’espressione di Tiziano Terzani che amo molto: “Ho sentito la Storia”,
riferito all’assistere di persona ad un evento importante

 

per me è legata a diverse cose, come l’essere presente fisicamente, vivere ed essere testimone di un evento importante. Ho provato quella sensazione diverse volte quando sono andato in India e ho vissuto tutto ciò di cui avevo letto. Ho “sentito la storia” quando sono entrato nella prigione di Scutari e ho visto la sala delle torture, la conoscenza di tutto ciò che è accaduto anni addietro in quel luogo trasmette un’emozionione che ti catapulta per poco tempo nella storia, un pò come viaggiare nel tempo.

La Fotografia

Ho comprato la mia prima reflex qualche anno fa ed ho imparato a fotografare da solo con il tempo. Ho iniziato a scrivere quello che mi succedeva durante il viaggio, le persone che conoscevo e i luoghi che visitavo, intanto imparando ha fotografare ho unito a tutto ciò le foto. Con il tempo però, la passione per la fotografia ha preso il sopravvento ed è diventata il motivo principale che mi ha condotto al fotogiornalismo. Dunque usare principalmente la fotografia per documentare le esperienze che vivo.

Gli eventi drammatici e la guerra

Sono attirato principalmente dagli eventi drammatici e dai problemi sociali e politici, forse perchè della mia vita fa parte anche una rabbia che in parte è contro tutto ciò che a mio parere sia ingiusto e trasformarla in determinazione e amore per quello che si fa. Questo non vuol dire che io abbia l’intenzione di fare chissà chè, questo è il modo di fare qualcosa di buono. Anche se conosco Calcutta e ormai ho un legame con L’albania, questo non mi fa Padre Carmine di Calcutta, non ho un’animo così nobile. Però quello che potrebbe rendermi felice può essere descritto attraverso un’espressione di Don McCullin: “I met an Englishwoman in Africa. She said she became a doctor because she saw one of my pictures. That’s all I want – just one doctor in Africa”.